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Un’analisi di Bonadio e Pollicino sul futuro del diritto d’autore nell’era dell’IA generativa: dal copyright come “muro” al copyright come “bussola”, per bilanciare innovazione, trasparenza e tutela dei creatori.

Il policy brief From Wall to Compass: Modernising EU Copyright in the Generative AI Era, firmato da Enrico Bonadio e Oreste Pollicino, analizza la necessità di ripensare il diritto d’autore europeo nell’era dell’intelligenza artificiale generativa. La rapida evoluzione tecnologica ha infatti messo sotto pressione il modello tradizionale di tutela della creatività umana, ponendo nuovi interrogativi sulla paternità delle opere e sull’uso dei materiali protetti per l’addestramento degli algoritmi. Gli autori propongono di superare l’idea del copyright come “muro difensivo” per concepirlo invece come una “bussola” capace di orientare l’innovazione, mantenendo un equilibrio tra diritti dei creatori e sviluppo tecnologico.

Il documento sottolinea come la sfida principale riguardi la distinzione tra input e output: da un lato, l’uso di opere protette nei dataset di training spesso avviene senza consenso; dall’altro, la produzione di contenuti da parte dell’IA solleva dubbi sull’originalità e sull’attribuzione. In questo contesto, il sistema europeo – basato su eccezioni di text and data mining, obblighi di trasparenza e possibilità di opt-out – mira a garantire un equilibrio costituzionale tra libertà di espressione, diritto alla conoscenza e tutela della proprietà intellettuale. Gli autori richiamano la necessità di meccanismi collettivi di licenza, forme di remunerazione equa e maggiore trasparenza sui dati utilizzati, per evitare squilibri tra creatori e grandi piattaforme.

Infine, Bonadio e Pollicino evidenziano che un eccesso di regolamentazione potrebbe spingere startup e imprese europee verso mercati meno restrittivi, minando la sovranità tecnologica dell’Unione. Per questo invocano un approccio “costituzionale e proporzionato”, in cui il copyright non ostacoli ma accompagni l’innovazione. La proposta è di un modello flessibile, capace di garantire riconoscimento e compenso agli autori, assicurare un accesso legittimo ai dati e promuovere un’IA trasparente e pluralista, al servizio di una società democratica e inclusiva.

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