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La sentenza del Tribunale dell’Unione europea del 26 settembre nella causa T-384/20 ha stabilito un precedente importante in materia di responsabilità delle istituzioni europee per il trattamento illecito dei dati personali in contesti di comunicazione pubblica. Il Tribunale ha riconosciuto la responsabilità extracontrattuale dell’Unione europea per il danno morale e biologico inflitto a una ricercatrice greca, O.C., a seguito di un comunicato stampa pubblicato dall’Olaf (l’Ufficio europeo per la lotta antifrode).

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Contributi di vigilanza – Meta e TikTok vincono la causa

Con le sentenze pronunciate il 10 settembre 2025, il Tribunale UE definisce le cause T-55/24 e T-58/24 promosse, rispettivamente, da Meta Platforms Ireland e Tiktok Technology contro la Commissione europea. Tali decisioni concernono l’obbligo previsto dall’articolo 43, paragrafo 3, del Digital service act, in forza del quale la Commissione addebita ai fornitori di piattaforme online e di motori di ricerca online di dimensioni molto grandi un contributo annuale per le attività di vigilanza, in modo da recuperare la stima dei costi sopportati dalla Commissione nell’esercizio dei suoi compiti di supervisione. Facebook e Instagram, in un caso, e Tiktok, nell’altro, nella loro qualità di piattaforme online di dimensioni molto grandi, sono state destinatarie, ciascuna individualmente, di una decisione della Commissione, adottata tramite atto di esecuzione, con la quale veniva determinato il metodo di calcolo dell’ammontare del contributo per le attività di vigilanza relative all’anno 2023.

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